Gardner, il fantasista degli 8 punti della Pas, la favola nera dei tempi moderni

Scritto da Mamme Coraggio. Non condividiamo alcuni punti ma tuttavia il post racconta ancora una volta come questa sindrome sia frutto di una invenzione funzionale ad un obiettivo preciso. Buona lettura!

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Il tema della Pas, comincia ad essere molto dibattuto, crea
profondi contrasti e schieramenti di parte perché reca con sé la
presunzione di voler ingabbiare in una sindrome la decodificazione della
realtà delle coppie separate e conflittuali con figli, e pretende
inoltre di di averne trovato la cura.

Una cura che sta provocando uno sconvolgimento talmente grande da
produrre solo dolore e sangue.

Sapete ormai tutti di cosa parlo: in nome di una verità
sacrosanta (la Pas), sempre più bambini devono fare la valigia ed andare
in una ‘splendida’ struttura
in cui vengono ‘ripuliti’
e resettati da tutto il disprezzo, da tutta l’ostilità verso il
genitore rifiutato, da tutte le bugie assorbite dal genitore alienante.

Questi bambini usciranno da queste così provvidenziali strutture
solamente quando avranno finalmente compreso che non devono più accusare
un genitore di abuso, non ne devono assolutamente parlare.
No, no, non sta bene!
Usciranno, con un carattere ben formato ed indottrinato, con un animo
sicuramente più leggero, ma solamente dopo che si saranno accorti che
devono frequentare entrambi i genitori, senza ‘inventarsi’ assurdità su
violenze subite, botte ecc. ecc.
Non dovranno più chiedere di voler rimanere con la loro mamma, perchè
l’altro genitore è pericoloso.
Scherziamo? Poi ci lamentiamo che non esistono più gli uomini veri!

Diagnosi e cura della Pas: la dobbiamo a Richard Alan
Gardner, dobbiamo ringraziarlo di aver messo a disposizione il suo genio
per scoprire questa patologia, racchiusa in 8 punti, che piace così
tanto a certi gruppi che lo hanno preso a portabandiera delle loro
ragioni.

Beh, io non lo ringrazio proprio, anzi credo di cominciare ad essere in
buona compagnia nel pensare che Gardner non era affatto un genio,
che la sua diagnosi era una elucubrazione mentale e la
sua cura una ‘assurdità’ di una mente un poco confusa.

La Pas è una favola nera, la favola che alcuni vogliono a tutti i
costi raccontare a molti bambini.
La favola in cui il lupo cattivo è il protagonista e vince sempre.
La favola della vittoria del male sul bene.

Beh, a me, a moltissimi di voi che leggete, questa favola noir non
piace affatto e sicuramente desiderate distruggerla per ricominciare a
raccontare quelle belle storie di una volta, in cui il cattivo finisce
sempre male.

Iniziamo subito a sgomberare il campo da dubbi: i figli, in una
separazione hanno il diritto di frequentare entrambi i genitori, perché
possano crescere nella maniera più sana ed equilibrata.
Se il figlio rifiuta in maniera certa uno dei due genitori, bisogna
ascoltarne le ragioni, capire cosa ci sia sotto, prendere in serissima
considerazione le sue denunce.
Il figlio non dovrà essere obbligato a frequentare con la forza il
genitore di cui ha il terrore.
E soprattutto non gli si dovrà dire che ha una sindrome brutta, brutta
che gli è stata attaccata dal genitore con cui vive.

Parliamo quindi di situazioni specifiche e circoscritte, perché,
grazie a Dio, nella quotidianità i figli amano e desiderano
tutti e due i genitori.

Anzi, pur vivendo spesso con la madre, hanno un tale desiderio di avere
considerazione ed affetto dal padre, da richiederne spesso la presenza.
E questo è bellissimo.
E questo va appoggiato.
E questo non va osteggiato.

Detto ciò, torniamo alla Pas: è ora di smetterla di chiudere
la bocca ai figli con una sindrome, di cui tutti si riempiono la bocca,

ma che poco conoscono e che utilizzano come una bomba ad
orologeria nei tribunali, contro le donne ed i loro figli.

Una pseudo-sindrome, che lascia grandi perplessità
proprio come il suo creatore, che non era di certo un tipo tanto
equilibrato.

Avevo intenzione di confutare gli 8 punti su cui si innesta la Pas,
ma, credo che sia ancora il caso di approfondire le note biografiche
che possiamo ricavare su Gardner, per cercare di tracciarne un profilo
il più aderente possibile.
Molto spesso, infatti, vita e pensiero si fondono: questo mi
sembra un caso esemplare.

Gardner nacque nel Bronx nel 1931, studiò al
Columbia College ed al Downstate Medical Center alla State University di
New York, si arruolò nell’Army Medical Corps e divenne in seguito direttore
della divisione di psichiatria infantile in un ospedale militare in
Germania.

Si sposò ed ebbe due figli, ma la storia non funzionò e divorziò.
Scrisse parecchi libri (circa una trentina), che furono pubblicati dalla
casa editrice Creative Therapeutics, che aveva in catalogo vari libri
(circa una trentina).
Si avete capito bene: la casa editrice aveva come unici libri
pubblicati quelli di Gardner.

E l’indirizzo della casa editrice era lo stesso della residenza dello
psichiatra!
Dunque, chi pubblicò i libri di Gardner? Lui stesso. Si auto-sponsorizzò.
Ma non scrisse solo libri. Pubblicò moltissimi articoli che diffondevano
le sue teorie, attraverso una rivista quasi sconosciuta, Issues in
Child Abuse Accusations
, il cui direttore era il Dr. Ralph
Underwager.

Vorrei un attimo deviare il mio interesse su quest’ultimo personaggio il
quale, in una intervista rilasciata ad una rivista olkandese, Paidika,
ebbe l’ardire di affermare che la pedofilia è un’espressione
accettabile del volere di Dio per l’amore e l’unione tra due esseri.

Possiamo quindi sostenere che il direttore e Gardner avevano comunanza
di idee riguardo la pedofilia.
Pensiamo alle numerose affermazioni di Gardner nei suoi articoli, come
ad esempio quella in cui dichiara che non bisogna esagerare nel
considerare troppo negativamente eventuali abusi sessuali da parte del
padre sui figli, che bisogna comprenderne i fattori genetici e tenerne
conto. Soprattutto il padre non va allontanato dai figli,
neanche se ha abusato di loro!

Avete letto bene.
Ora, io una certa idea sulla natura di Gardner, solo partendo da queste
affermazioni, fino ad arrivare ai suoi scritti che ho letto tradotti, ce
l’avrei.
Credo che, leggendo i suoi ‘capolavori’, anche la maggior parte
degli psichiatri si farebbe una certa idea su di lui ed eviterebbe di
applicare le sue teorie.

Almeno credo e spero.
Invece le sue genialità sono andate ad inserirsi direttamente
nell’ambito dell’avvocatura, dove non si è verificata la loro
attendibilità scientifica, ma solo la possibilità di utilizzarle nei
processi legati al diritto familiare.

Infatti Gardner riuscì abilmente ad introdurre la PAS, testimoniando
nelle cause di divorzio ed appoggiando i poveri uomini incappati nelle
maglie di qualche megera. Gardner scrisse addirittura due libri solo per
dire e dimostrare l’isteria femminile delle donne.

Le sue testimonianze funzionavano di certo, se pensiamo che per
ricevere i suoi ‘favori’, gli uomini erano disposti a sborsare circa 500
dollari l’ora di onorario.
Insomma i legali avevano trovato in Gardner una reale possibilità per
contrastare le richieste delle donne e per ottenere l’affidamento dei
figli.
E Gardner ha fatto la sua parte molto bene: la gallina dalle uova
d’oro….
Nel 1992 ottenne notevole successo quando andò a testimoniare alla
separazione tra Woody Allen e Mia Farrow, che aveva accusato il marito
di molestie sessuali verso i figli. Era al culmine della sua carriera:
osannato, ricercato… poteva avere il meglio dalla vita.
Ma nel 2003, il 28 maggio, l’America apprese dal New York Times la morte
dello psichiatra. Aveva 72 anni e morì in casa.
Morì suicida: inferse contro se stesso diverse coltellate, al collo ed
al cuore, con un coltellaccio da macellaio.
Il figlio Andrew dichiarò ai giornali che il padre era enormemente
scosso per aver appreso di avere una grave malattia neurologica.

Gardner non aveva sopportato il duro colpo e aveva deciso che era ora
di farla finita.
E che fine! Da film orror.
Vorrei concludere questa ‘triste’ storia con una notizia sulle
qualifiche in campo lavorativo di Gardner, che mi pare interessante.
Il New York Times, il 14 giugno del 2003, fece uscire un articolo in cui
correggeva quanto aveva precedentemente scritto sullo psichiatra
suicida, ed affermava che Gardner non era professore della divisione di
psichiatria infantile presso la Columbia University, ma solo un
volontario non retribuito.

Cari lettori, comincia a sorgervi qualche dubbio?
A me si, io sono immersa nei dubbi verso questo personaggio, ma immersa
anche nella certezza che la sindrome di Pas è una pseudo-sindrome creata
per scopi pratici: far fuori le ex mogli con le loro richieste
esagerate e salvare i poveri mariti.
A che prezzo!
A prezzo dell’infelicità dei bambini….

fonte: http://femminismo-a-sud.noblogs.org

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