Pas: la favola della psichiatria creativa!

Della Pas, questa falsa sindrome inventata per proteggere maschi violenti e per favorirli nel sistema delle separazioni e degli affidi, abbia già parlato qui, qui, qui, qui. Quella che viene descritta sotto è la notizia delle pressioni che si stanno esercitando affinchè questa menzogna sia contenuta nell’elenco delle malattie psichiatriche da redigere entro il 2012. Se questo accadrà tale menzogna non sarà solo usata nei tribunali per far ritenere pazze le donne che denunciano violenze subite per se o per i propri figli, ma tra le nostre prospettive ci sarà il Tso (trattamento sanitario obbligatorio) nel caso in cui l’ex marito avrà il potere di farci rinchiudere invece che assumersi le proprie responsabilità. Buona lettura!

Dal blog di Mamme Coraggio:

Pas: la favola della psichiatria creativa!

Poiché la maggior parte dell’umanità è
impegnata a procurarsi il cibo quotidiano tra mille attività ed impegni,
non si accorge che un gruppo di saggi è invece occupato a scoprire e a
indagare le caratteristiche umane più svariate per poter guadagnare  il
più possibile.

Per cercare di spiegare un’affermazione così amara e che può sembrare
eccessiva, vorrei partire dalle tesi di un noto professore
universitario e scrittore, Christofer Lane, inglese, il
quale,  indagando a fondo il mondo della psichiatria e col supporto di
una serie di prove, si è convinto del fatto che la psichiatria stia
divenendo sempre più creativa e sempre meno agganciata a solide basi
scientifiche.

La motivazione di tale creatività, a suo dire, è soprattutto legata a
ingenti interessi economici anche di alcune case farmaceutiche.

Il professor Lane infatti, con l’avallo di numerose prove,
 sostiene che molte malattie oggi vengono inventate a tavolino per poter
poi produrre farmaci risolutori della patologia.

La sua tesi è a dir poco strabiliante, meno strabiliante se si inizia
a pensare ai risvolti che possono ripercuotersi sulle persone
coinvolte.

Il professore dice che la sua convinzione è legata all’aver
letto e studiato tutta la fase preparatoria del DSM.

Ma cos’è il DSM?

Per i più è una sigla perfettamente sconosciuta.

Cercherò di spiegarlo in breve.

Il DSM è il manuale diagnostico dei disturbi mentali, descrive
cioè i disturbi e la relativa sintomatologia, cose necessarie ai medici
per poter effettuare una diagnosi.

La DSM viene chiamata ‘la Bibbia degli psichiatri
ed è quindi conosciuta espressamente da chi si occupa di questa
attività.

Dunque, il professor Lane, dopo aver letto, come ho detto pocanzi, la
fase preparatoria di questo documento, ha concluso che gli studiosi
introducono nuovi disturbi con una superficialità raccapricciante, senza
alcun supporto scientifico, senza alcuna sistematicità nella raccolta
del materiale ed addirittura con la scelta di materiale ambiguo.

Insomma i documenti che dovrebbero ben appoggiare i disturbi
introdotti, il più delle volte sono un pot-pourri con poco senso.

La quinta edizione del DSM si attende per il 2012 e
già si sa che ‘i saggi’ vogliono introdurre vari tipi di disturbi quali
ad esempio, il disturbo premestruale, il disturbo da apatia, il disturbo
da shopping compulsivo e guarda, guarda….la PAS, questa sconosciuta che
imperversa nelle aule dei tribunali e fin negli angoli più bui ed
angusti dei servizi sociali.

Molti psichiatri non sono d’accordo nel rendere pubblici gli
studi preparatori, i dibattiti sulle varie malattie e chiedono che tutto
questo avvenga a porte chiuse.

Questo fatto mi insospettisce: i saggi non vogliono che nessuno
ficchi il naso nelle loro decisioni, come per esempio ha fatto il
professor Lane, perchè sanno che la credibilità di alcuni disturbi
poggia sulle sabbie mobili.

Insomma cari lettori, il DSM può diagnosticare la nostra vita, può
decidere se siamo malati o no, potremmo addirittura essere messi
all’indice in tribunale per malattie immaginarie.

Vi ricordate ‘il malato immaginario’ di Moliere?

Roba vecchia!

Oggi qualcuno dovrebbe scrivere ‘il DSM immaginario’.

Qualcuno griderà allo scandalo, la bibbia degli psichiatri è stata
profanata!

E chi se ne importa.

Se i saggi hanno perso un pochino la retta via, la devono riprendere e
non si devono far distrarre dai benefici che provengono da impulsi
esterni.

Prendiamo una patologia a caso: la PAS ( mica tanto a
caso). Ebbene alcuni ricercatori la vogliono introdurre come un vero e
proprio disturbo mentale, al pari della schizofrenia, degli attacchi di
panico ecc., che insorge solo in un particolare momento della vita: nel
contesto delle controversie tra ex coniugi per la custodia dei figli.

Quella che ora è una scuola di pensiero che ha il suo avvio in
Gardner, uno psichiatra americano, la si vuole far assurgere a patologia
riconosciuta nell’olimpo della DSM.

In realtà la PAS non si basa su osservazioni scientifiche condivise,
non può essere spalmata sulle problematiche familiari partendo da
semplici pregiudizi, che non hanno alcuna validità ed affidabilità
scientifica.

La PAS è una scienza su commisssione di alcuni gruppi  che
vorrebbero trovare una soluzione alla problematica degli affidamenti.

La PAS non può divenire lo strumento scorretto da utilizzare contro
le donne.

Una pseudo-sindrome che è sulla bocca di tutti nei tribunali e tra
gli operatori sociali,  ripeto una pseudo-sindrome sguainata per imporre
un punto di vista sull’affido dei figli.

Una pseudo-sindrome che moltissimi importanti psichiatri italiani non
conoscono nemmeno.

Solo chi opera e lavora nei tribunali la conosce.

Ed i giudici si lasciano ingenuamente ingannare: non sanno che la
PAS, che viene propinata in moltissime relazioni del ctu, in realtà è
una favola metropolitana.

Una favola della psichiatria che diviene sempre più creativa,
sotto l’impulso delle domande-offerte esterne.

Va detto chiaramente  che né gli psichiatri  né i medici
americani hanno finora riconosciuto la PAS come una patologia reale,
anche se molti gruppi ed associazioni americane spingono in quella
direzione.

Comunque,attenzione a tutti, mi raccomando. Perchè con questa storia
della creazione delle patologie, un giorno potremmo tutti trovarci in
seri guai.

Ad esempio, in questo istante ho un attacco di shopping compulsivo.

Oddio, mi devo sbrigare ad uscire di casa.

Non si sa mai che qualcuno dovesse sedarmi con qualche medicina
inventata ad hoc!

Beh, forse per ora me la cavo, ma dopo il 2012………chi lo sa?

Flo il direttore


fonte: http://femminismo-a-sud.noblogs.org

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