Relazione del governo spagnolo contro la Pas: raccomandazioni dal punto di vista psicosociale

Raccomandazioni dal punto di vista psicosociale delle conclusioni della relazione del 2010 in materia di violenza sulla donna (III Informe Anual del Observatorio Estatal de Violencia sobre la Mujer 2010) del Ministero della sanità, Politiche Sociale e Uguaglianza del governo di Spagna:

D) Dal punto di vista psicosociale

Una volta rivelate le proiezioni della presunta Pas negli ambiti del civile e del penale, e le caratteristiche della Violenza di Genere nel sistema del diritto moderno, sembra ovvio che l’informazione su questa materia debba essere divulgata nella maniera più ampia a coloro che la devono affrontare nell’esercizio della loro funzione giurisdizionale.

Infatti si tratta di un piano delle relazioni interpersonali che, per essere stato scoperto solo ora nello sviluppo delle discipline psico-sociali, è stato assente dalla formazione specifica indirizzata ai futuri amministratori della giustizia.

Non come se si trattasse di una “specializzazione” distinta o esterna al Diritto, ma nello steso modo in cui oggi si incorpora nel programmi curricolari la formazione complementare riguardo materie come l’ingegneria genetica o la tutela dell’ambiente che devono essere oggetto, mentre prima invece no, di trattamento giuridico nelle cause giudiziali pertinenti.

La stessa cosa può essere adottata rispetto alla formazione complementare degli altri professionisti che devono intervenire in forma diretta o indiretta nelle indagini e soluzioni delle denunce, o nelle cure riguardo la materia della violenza di genere. Il conflitto sociale scatenato dalla presunta Pas richiede un immediato chiarimento riguardo gli errori tecnici e la mancanza di basi scientifiche sui quali tale presunzione si è basata, con la finalità di evitare che le disfunzioni provocate dall’introduzione della citata teoria nei processi di famiglia possano essere resa pubblica con l’evidenza di una inesistente prassi dell’autorità giudiziale. Dovrebbe essere obbligatoria la formazione sulla violenza di genere di qualità per tutti i professionisti che devono intervenire in forma diretta o indiretta nelle ricerche e risoluzioni delle denunce su tale materia; formazione che eviterebbe l’applicazione o l’accettazione della presunta Pas, una teoria che invisibilizza le vittime di questa violenza.

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